sabato 8 settembre 2012

L'autunno di sbieco.

Uno degli ultimi pomeriggi caldi e sonnolenti passati chiuso nell'appartamento fuggendo il sole e cercando di disegnare disturbato dai discorsi sconnessi e sempre uguali degli ubriaconi seduti ai tavolini del bar di sotto. Non i simpatici avvinazzati col naso rosso che cantano di amori perduti, ma trentacinquenni con gli occhiali da sole che commentano con linguaggio aggressivo quanto sia figa la nuova barista e quanto si siano schiantati di birra anche la sera prima.
Non v'era modo di proseguire inseguendo l'ispirazione per un bozzetto, così presi il mio cappotto pesante e il berretto in pelo di volpe e me ne uscii nell'assolato tardo pomeriggio cittadino di Settembre.
(continua)

Nessun commento: