Mentre pensavo a queste facezie la neve riprese a cadere in grossi fiocchi sul cappuccio del mio saio, allora guardai il mio confratello con occhi supplicanti e lacrimosi e bisbigliai: "Trivulzio, mi dispiace di avere ripetutamente e pesantemente ingiuriato Nostro Signore mentre bussavo alla porta ma ti prego di comprendere che ero congelato, affamato e sfinito... Abbi pietà di me peccatore!". Il cipiglio sul volto di Fra Trivulzio non accennò a sciogliersi, come pure il suo silenzio. Con un lieve movimento delle sopracciglia cispose mi fece capire che potevo entrare, che la mia cella era libera e pronta ad accogliermi ma che prima avrei dovuto scendere con lui nei locali sotterranei. "Perchè?" mi azzardai a domandare. Fu allora che Fra Trivulzio smise di parlarmi con le sopracciglia ed aprì finalmente bocca: "Perchè ivi ti attende il compianto Rugova!" (continua...)
Non hanno scrupoli. Non hanno pietà. Non hanno senso del pudore. Se nomi come Ramon Gutierrez, Joe Mannaia, Saverio Corleone, Frankie Johnsson Andersson non vi dicono niente è perché finora avete avuto la fortuna di non incrociare mai le Pistole di Flanella. Ma i bei sogni finiscono sempre. E pure male.
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