....me ne stavo su uno dei tanti sassi ai piedi dell'Ortigara ad interrogarmi sul significato di quella monetina. Come era venuta..così se ne era andata..e in mano mi era rimasto solo quel pezzo d'argento rovinato dal tempo e passato da più mani vissute..
Raffigurava un governatore bosniaco del tardo ottocento con sotto ben stampato lo stemma dell'impero austroungarico. Mi ricordavo che qualche inverno fa era giunto in un villaggio ai margini orientali dell'altopiano un gruppo di bosniaci e li in quel punto nel mondo erano rimasti a fare carbone..era gente forte e robusta che non temeva il lavoro e l'incedere del tempo.
Immerso in questi pensieri ma ne stavo li così , solo su quel sasso sotto quel larice, mi accorgevo d'un tratto d' avere ricevuto un elemosina d'amore, un'umile offerta al mio cuore addormentato dai tanti inverni sotto la neve.....
Non hanno scrupoli. Non hanno pietà. Non hanno senso del pudore. Se nomi come Ramon Gutierrez, Joe Mannaia, Saverio Corleone, Frankie Johnsson Andersson non vi dicono niente è perché finora avete avuto la fortuna di non incrociare mai le Pistole di Flanella. Ma i bei sogni finiscono sempre. E pure male.
2 commenti:
Sto adattando lievemente il racconto per Aironi di Carta, mi dai il permesso di trasportare con qualche leggerò ritocco anche questa parte?
certo trasporta quello che vuoi
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