...era scesa la notte e l'oscurità aveva preso possesso dell'altipiano..me ne stavo li con le ossa rotte dalle tante percosse subite dai due slavi. Si erano calmati e messi in disparte li su uno dei tanti sassi dell'Ortigara accanto a me e si stavano rollando del tabacco ungherese giunto di contrabbando. In cielo dominava nel cielo nero e fermo dell'estate il triangolo estivo attraversato dalla bianca scia della via Lattea. Il cielo dell'estate è ben diverso da quello scintillante e tremolante dell'inverno, anche le stelle nelle notti d'estate sembrano riposare.Avevo imparato a riconoscerle da mio nonno Bepi durante le lunghe estati all'alpeggio. Per lui queste luci lassù erano come le parole e le virgole di un grande racconto universale.
Mentre le stelle fuggivano ad occidente me ne stavo li dolorante ad interrogarmi sul senso della vita, sul perchè del dolore, sul fine e significato dell'amore girandomi tra le mani quella monetina bosniaca quando ad un tratto Bogdanov emise un sonoro rutto...
Non hanno scrupoli. Non hanno pietà. Non hanno senso del pudore. Se nomi come Ramon Gutierrez, Joe Mannaia, Saverio Corleone, Frankie Johnsson Andersson non vi dicono niente è perché finora avete avuto la fortuna di non incrociare mai le Pistole di Flanella. Ma i bei sogni finiscono sempre. E pure male.
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