mercoledì 15 agosto 2012

L'estate dei mughi smarsi 8

...era scesa la notte e l'oscurità aveva preso possesso dell'altipiano..me ne stavo li con le ossa rotte dalle tante percosse subite dai due slavi. Si erano calmati e messi in disparte li su uno dei tanti sassi dell'Ortigara accanto a me e si stavano rollando del tabacco ungherese giunto di contrabbando. In cielo dominava nel cielo nero e fermo dell'estate il triangolo estivo attraversato dalla bianca scia della via Lattea. Il cielo dell'estate è ben diverso da quello scintillante e tremolante dell'inverno, anche le stelle nelle notti d'estate sembrano riposare.Avevo imparato a riconoscerle da mio nonno Bepi durante le lunghe estati all'alpeggio. Per lui queste luci lassù erano come le parole e le virgole di un grande racconto universale.
 Mentre le stelle fuggivano ad occidente me  ne stavo li dolorante ad interrogarmi sul senso della vita, sul perchè del dolore, sul fine e significato dell'amore girandomi tra le mani quella monetina bosniaca quando ad un tratto Bogdanov emise un sonoro rutto...

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