sabato 29 settembre 2012

L'autunno di sbieco 7

Stavo singhiozzando disperato con il volto sprofondato nel cuscino implorando Francesco Giuseppe di tornare e rispondere al quesito che per anni mi aveva tormentato, quando udii un rombo in strada: era l'inconfondibile voce della Kawasaki di Piega! Il mio amico sapeva della mia broncopolmonite ed era venuto a trovarmi e senza saperlo poteva essere la mia salvezza. Come faceva di solito, Piega si lanciò con la motocicletta su per le rampe di scale che portavano al mio appartamento e, con un grande fracasso, entrò nella mia camera attraversando le fiamme appiccate dal dottor Ottobrunn facendo letteralmente esplodere la porta. Il dottore, che si era scansato all'ultimo momento per evitare di essere investito, iniziò a lanciarci addosso delle freccette con le punte avvelenate, maledicendoci in tedesco. Zompai sulla moto di Piega e gli urlai nel casco: "Vai, vai Piega" Più veloce del vento!". Una forte accelerata, l'infrangersi del vetro della finestra, il volo in motocicletta giù per tre piani, l'atterraggio sul marciapiede coperto di foglie secche e lo scoppio di entrambi i copertoni delle ruote furono gli eventi che si affastellarono in una manciata di secondi. La moto di Piega era ormai inutilizzabile e anche noi non eravamo messi tanto bene,..
(continua)

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